Ricevitori black-box

Quando si pensa ad un ricevitore scanner solitamente ci si immagina un piccolo apparato portatile, da tenere in mano, oppure un più grande apparato da sistemare sopra il tavolo. Vi è anche una terza tipologia ovvero i modelli black-box che si presentano, come il termine richiama, nella forma di una scatola (box) senza comandi e pulsanti. All'interno di questi scanner vi è l'elettronica che realizza il ricevitore ma ciò che manca completamente è il pannello frontale di controllo. Tale modo di costruire i ricevitori non è nuovo ed offre una particolare combinazione di vantaggi e svantaggi, purtroppo non sempre l'utilizzatore finale individua queste caratteristiche in modo chiaro e di riflesso vi è la possibilità di effettuare un acquisto errato. Per rispondere ai vostri quesiti in merito facciamo qui luce sugli aspetti, anche meno noti, che differenziano le tipologie di scanner. Per prima cosa vediamo con l'aiuto della figura 1 quali blocchi funzionali vanno a comporre un apparato tradizionale.


[Figura 1] Struttura semplificata di un scanner di tipo comune, ovvero portatile o da postazione fissa.

Il termine "front-end" concerne tutta la parte dell'elettronica operante in alta frequenza (RF), i restanti blocchi di amplificazione e demodulazione elaborano i segnali a valori di media frequenza diversi a seconda del modello di ricevitore. La foto a lato mostra il portatile VR-120D della Yaesu come esempio concreto di un apparato realizzato con questi canoni. Il tipo di ricevitori illustrato ha una struttura comprensiva di ogni funzione necessaria al suo utilizzo. Alla parte elettronica strettamente dedicata all'elaborazione dei segnali sintonizzati, la componente propriamente radio, si affianca un microcontrollore (uC) che gestisce gli input dell'utente - come la digitazione di una frequenza tramite il tastierino numerico per citare una comune azione - sia pure l'output delle informazioni, quest'ultima realizzata con un display grafico od alfanumerico. Il radioascolto ha comunque molti volti, le esigenze degli utenti in termini di costi e funzioni ha portato i fabbricanti a proporre anche una diversa versione di scanner. Sono i modelli in un box appunto di cui vediamo con l'aiuto della figura 2 quali blocchi funzionali ne implementano l'interno.


[Figura 2] Struttura semplificata di un scanner di tipo black-box.

Ritroviamo la parte dell'elettronica che opera in alta e media frequenza, mancano invece i blocchi dedicati al controllo dell'apparato ed alla visualizzazione del display essendo gestiti dal PC tramite software. Analogamente talvolta anche la sezione audio viene elaborata dal computer. La foto a lato mostra il modello PCR1500 della Icom come esempio di un apparato realizzato con questi canoni. Si osserva immediatamente che i ricevitori di questa tipologia sono più semplici, richiedono naturalmente tutti gli elementi di amplificazione e demodulazione ma è ora il PC, con l'ausilio di un software adatto, che si occupa di acquisire il segnale audio così come di impostare correttamente frequenza e modo a seconda delle scelte dell'ascoltatore che ha di fronte la tastiera del computer ed il suo schermo.

Da un lato la parte strettamente elettronica e meccanica dell'apparato viene quindi a ridursi, l'assenza di una interfaccia porta l'aspetto a quello di un contenitore con soli pochi connettori ed un pulsante di accensione, mentre dall'altro lato è il software che diviene centrale e dal quale dipendono in buona misura le potenzialità d'uso dello scanner. I computer sono una presenza consolidata nel nostro ambiente domestico e lavorativo, è intuibile pertanto che l'abbinamento ricevitore / PC offra interessanti opportunità. La pratica è talvolta più complessa e trovandosi d'innanzi al bivio se acquistare un apparato convenzionale o in box non sempre si riescono a valutare i pro ed i contro. Diviene prioritario in questo caso avere ben presenti taluni aspetti:

  • Black box, vantaggi operativi
    Dato che il software attinge alle ampie risorse del PC si ha modo di creare e gestire agevolmente un ampio database di frequenze e canali radio. Al contrario degli scanner convenzionali, limitati nel numero di memorie e nelle impostazioni di ricerca, risulta dunque possibile estendere l'uso del ricevitore che può essere programmato virtualmente per ogni necessità. Nel concreto risulta assai comodo per l'utilizzatore interagire con l'apparato grazie alla disponibilità di una interfaccia grafica completa e di una tastiera adeguatamente dimensionata. Quanti hanno esperienza con le lunghe procedure sui minuscoli tastini degli scanner convenzionali sapranno apprezzare tale passo avanti.
     

  • Black box, vantaggi di controllo
    Radio e PC di gestione non necessitano di essere fisicamente prossimi, diviene possibile agire in remoto con lo scanner posizionato dove meglio si desidera mentre l'ascoltatore è altrove, anche in una località lontana. Implementare questo dislocamento non è sempre banale, occorre fare interloquire software e linee Internet, ma innegabilmente apre a notevoli scenari. Lasciare lo scanner in una postazione favorevole, nella casa in collina dove l'orizzonte radio è libero a 360 gradi, mentre si fa ascolto dal condominio in città non è una utopia ma uno dei gradi di libertà insiti nella tecnologia dei ricevitori black-box. Si può inoltre aprire alla possibilità di una gestione pubblica dello scanner, alcuni appassionati difatti rendono disponibile on-line la propria radio che può essere controllata da chiunque si connetta ad uno specifico url in rete.
     

  • Black box, svantaggi gestionali
    Vi sono circostanze nelle quali risulta problematico avere disponibile un PC, in questi momenti perdiamo automaticamente la possibilità di fare radioascolto. Gli scanner tradizionali per conto sono sempre pronti per essere accesi, portarseli appresso mentre siamo in passeggiata non è ad esempio di alcun impedimento avendo l'accortezza di avere preventivamente caricato le batterie - ingombro e peso di molti apparati portatili sono infatti ben in accordo per metterseli nel taschino della giacca senza averne fastidio. Per i modelli in box vale il contrario, usarli in postazione mobile non è sempre agevole oppure si scontra con limiti di tempo - si deve considerare lo stato di carica delle batterie del computer che usualmente si attesta su appena 2 / 4 ore nelle condizioni di massima efficienza.
     

  • Black box, svantaggi tecnici
    Questo è un argomento poco approfondito ma che merita attenzione. I computer sono notoriamente generatori di segnali elettromagnetici (RFI) per via dei vari clock che ne governano il funzionamento. Qualora radio e PC siano vicini o comunque collegati fisicamente senza opportuni accorgimenti le componenti in alta frequenza verranno captate dal ricevitore che ne risulterà interferito. Su quali frequenze si presenteranno le interferenze e con quale intensità dipende da molti fattori, in generale si può affermare che ogni singolo caso mostrerà caratteristiche diverse. Una incertezza questa di cui tenere conto. Come si comprende nel caso una data banda di nostro interesse, poniamo la porzione radioamatoriale dei 145 MHz, risultasse pesantemente contrastata da segnali interferenti fare del radioascolto diverrebbe frustrante se non proprio impossibile.

Poniamo l'accento che minimizzare talune problematiche, come quelle derivanti da RFI, è certo fattibile ma richiede una buona esperienza ed alcune nozioni in materia di elettronica. Per ciò che riguarda determinati vantaggi invece sottolineiamo che si deve comunque dimostrare dimestichezza con i software e le risoluzioni dei problemi in sede di sistema operativo. Una radio ha spesso una durata di vita utile sull'ordine del decennio ed anche oltre ma nel frattempo quanti PC avrete cambiato? Siete in grado di modificare le impostazioni nel passaggio da WindowsXP a Win10? Piccole cose si potrebbe obiettare, parlando con molti appassionati durante la stesura di questo articolo ci siamo accorti però che sono proprio questi dettagli a creare disaffezione verso la tecnologia delle radio in box. Il nostro consiglio finale è dunque di avvicinarsi con tranquillità a questa tecnologia ma unicamente se il mondo PC vi attrae allo stesso modo del mondo radio.

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